Il cantiere nazionale per R/S il “campo del sorriso” nasce quindici anni fa’ come semplici vacanze con i disabili e gestito da scout. Diventa poi un cantiere regionale gestito dai foulards bianchi della regione calabria e da cinque anni cantiere nazionale.
CANTIERE NAZIONALE AGESCI BRANCA R/S
Gambarie d’Aspromonte 26 AGOSTO-2 SETTEMBRE 2008
Sono stato in un cantiere navale, ma di una nave grande , da crociera . Quanti operai , ingegneri, arredatori, elettricisti, idraulici, saldatori…… , sapete quelli che saldano insieme il ferro , che certo, di fronte alla squadra dei progettisti, dei finanziatori , delle giacche e cravatte , certamente sono solo un numero di conto corrente su cui accreditare uno stipendio ..
Ma quando , fuori dalla calca delle personalità e delle eleganti madrine che, con champagne, daranno il via al varo ; quando la nave , piena di illustri ospiti, al suo viaggio inaugurale , sarà vicina all’orizzonte, lui , il saldatore , in un angolo del molo si riempirà il cuore di orgoglio ed emozione dicendosi : “” quei bulloni in fondo allo scafo li ho fissati io ….”””, Certamente dopo un po’ di tempo nessuno lo ricorderà .
Il cantiere “ il campo del sorriso “ , di Gambarie, che ha fatto volare Peter , Wendy, i bimbi sperduti, gli indiani, le sirene, Trilly , persino Capitan Uncino con i suoi pirati , sì, che ricorderà ogni singolo operaio : cantierista, logista , capo , diversamente abile … battezzato da NANA ( il nostro A.E ) “superabile” .
L’ambientazione ? “L’isola che non c’è … ma c’è .!!” l’obbiettivo ? la ricerca del pensiero felice che ci fa volare : se vuoi puoi volare .
I personaggi ? Peter e Wendy i capi campo , Giglio Tigrato , la nostra aiuto capo campo ; gli indiani , i nostri amici “super abili” ; le sirene , e che sirene e che tritoni , la pattuglia cucina e magazzino ; il capo tribù Bisonte Furioso il nostro responsabile dell’animazione ; i fratellini di Wendy , Giovanni e Michele , i nostri capi pattuglia ( sei ); Trilly , la nostra incaricata F.B. Sicilia ; Capitan Uncino il nostro tesoriere – medico ; Spugna , il nostro responsabile logista ; i bimbi sperduti , i nostri cantieristi ; Nana , come già detto il nostro A.E. Don Peppe .
I numeri ? 14 cantieristi , 10 superabili, 18 capi F.B .
Abbiamo volato tutti, e il sacchetto con le tre biglie è diventato il nostro pensiero felice. Il ricco tesoro , composto da monete appositamente coniate dalla zecca dell’isola che non c’è , ce lo siamo portato dentro il cuore .
Le chiacchierate , le attività, il servizio, la bottega, le sessioni hanno trasformato l’iniziale timidezza e smarrimento in amore e condivisione .
Non c’è solo la soddisfazione di avere fatto del nostro meglio per vivere una esperienza unica e irripetibile , c’è la consapevolezza che lo Spirito di Dio , abbia aleggiato per tutto il periodo del campo , su di noi …. Troppe le “”coincidenze”” che ci facevano spalancare gli occhi e esprimere un OHHH! : dalla gioia espressa dai cantieristi che avevano timore delle proprie capacità , alle riflessioni serali dei superabili , che esprimevano con un sorriso, la gratitudine per ogni momento vissuto insieme .
Certo la fatica è stata tanta , condividere sette giorni insieme , 24 ore su 24 , in funzione delle esigenze dei nostri amici superabili , rispettando l’orario delle attività, del riposo , delle cene, pranzi e colazioni …..che ci hanno fatto mettere su qualche chilo ….delle sessioni .. Ma vuoi l’armonia consolidata di tutti i capi dello staff ( ormai sono anni che ci ritroviamo insieme…) , vuoi il fresco del luogo , mentre altrove il caldo era soffocante , vuoi lo stile e la voglia di servire di tutti i cantieristi , potremmo annoverare questo campo 2008, fra i più “” gioiosi “” degli ultimi tempi .
I Capi Campo
Il percorso di fede che abbiamo sviluppato durante il cantiere nazionale AGESCI, vorrei simboleggiarlo attraverso il segno di un fiore che sboccia, del quale abbiamo visto il su fiorire, come a rallentatore, giorno dopo giorno; siamo partiti dai boccioli, che erano ognuno dei cantieristi, chiusi, con e nella propria storia, magari vivendo in solitudine il piccolo o grande dramma della propria vita.
Nel silenzio, come nel dialogo, attraverso li sguardi o con il sorriso, nel concreto servizio dello “sporcarsi le mani” (che io considero come una purificazione interiore), in modi segreti, nascosti e discreti, abbiamo visto aprire quei boccioli e manifestare la bellezza dei loro colori e il profumo che ciascuno di essi ha dato e ha ricevuto.
Attraverso questi flash catturati tra gli interventi dei cantieristi, vogliamo chiudere gli occhi e rivedere e “risentire”, ciò che abbiamo visto e sentito in quei giorni.
Questo è un dono che Dio fa e può fare solo a noi che abbiamo vissuto e gustato quei giorni, peccato che parlandone agli altri non potremo mai trasmettere le emozioni e le sensazioni di noi che c’eravamo.
Per questo ringraziamo il Signore e vi riproponiamo le parole uscite dal vostro cuore.
Don peppe cosa
RISONANZE SERALI DAI CANTIERISTI E DAI DIVERSAMENTE ABILI
Dal percorso di fede…istantanee raccolte a caldo
2° giorno:
Andrea (di Subiaco?): generalmente ho bisogno di “carburare”, quindi non dico ancora nulla.
Ettore (Termini Imerese PA): i disabili sono persone speciali…in questi primi due giorni avverto un senso di leggerezza, di freschezza nel servire; ho intuito che la presenza al Cantiere è complessa, ma ho cercato di superare questa difficoltà con la semplicità.
Giuseppe (Cassano): ho accolto il termine “superabili”, con il quale ci si vuole rapportare ai nostri amici in difficoltà; in questo secondo giorno ho superato il primo momento di impaccio; non ho mai fatto un’esperienza simile.
Armida (ribattezzata “Artemisia” da Nello): sono partita per vivere un’esperienza diversa; questi primi giorni sono di pausa e riflessione; ho chiacchierato 5 minuti con i “superabili”.
Vincenzo Dolce: tutto è più facile se fatto nella semplicità; questo mi rende contento.
Mary: questo Cantiere è stata una sua seconda scelta; quello che mi ha colpito è la serenità.
Maria Chiara (alias “amica di Eleonora, scherzo!): sono un’ex scout, sono laureata; credo che il servizio, in quanto tale, dà ricchezza alla vita di ciascuno; chiacchierando con Vincenzo Dolce, mi ha colpito la frase che ha detto: nella mia vita ho avuto tanto!
3° giorno:
Leonardo: ho voluto vivere di persona l’esperienza del Cantiere nonostante le mie difficoltà, che vengono relativizzate rispetto ad altre persone disabili.
Ettore: in un Cantiere si cresce poco alla volta (giorno dopo giorno), soprattutto se ci si ritrova con altri scout che non sono del proprio gruppo, ci vuole un po’ di tempo per conoscere e conoscersi.
Andrea di Subiaco: ci vuole un po’ di tempo per aprirsi; col passare dei giorni ci sto riuscendo. La bellezza del Cantiere è quest’incontro di tanti “mondi diversi” che si rincontrano; finita l’esperienza spero di non perdere i contatti.
Camilla (ribattezzata -sempre da Nello- “tendina”): a parte gli alti e bassi (suoi), ringrazia tt e in particolare un “gancio” del cantiere (………).
Armida: oggi ho aggiunto 1 granello di conoscenza verso tutti, ognuno dei partecipanti può arricchire l’altro.
Simona: in ogni esperienza temo sempre l’arrivo del 3° giorno, perché vado in crisi, ma in questo cantiere è stato sfatato, perché il gruppo è unito ed è molto bello stare come in una famiglia; ringrazio particolarmente Alessio Pellegrino.
Mimma: ringrazia tutti, specialmente i “bambini sperduti” (i cantieristi), per l’affetto che dimostrano verso di noi.
Emma: prima esperienza di servizio simile. In un primo momento mi sono sentita fuori posto, ma a quanto pare ora va bene; ho avuto un dialogo con Nello (Peter Pan) che mi ha fatto riflettere molto. Mi sto trovando bene con gli altri “bambini sperduti” (cantieristi).
4° giorno
Andrea (medio)…..( n.d.r. l’interessato si identifichi): mi sono trovato bene con tt sin dal primo giorno; mi sono aperto subito nei confronti dei diversamente abili.
Andrea (“spilungone”; sarà invidia?!): sto imparando a conoscere nuove cose, mi sto aprendo a nuove emozioni; apprezzo le differenze regionali.
Andrea (il grosso”; n.d.r.“lo scrive lui negli SMS): dietro ogni foulard bianco c’è una lunga storia, mi piacerebbe ripercorrere i loro passi; sono molto emozionato; sono convinto di dare tt me stesso.
Emma: sono attraversata da 1 sacco di emozioni; mi sento come su un’alta vetta; in questi giorni mi sento come in un’altra vita mai sperimentata; penso di portare questa esperienza nella quotidianità.
Vincenzo Dolce: in questi giorni ho approfondito la conoscenza di S. Bernadette, la sua semplicità; anche noi dobbiamo considerarci delle “scope”, poco quando serve.
Armida: ogni giorno è sempre + bello stare insieme; oggi percepisco + serenità. Vocazione? Non è la prima volta che ci penso, non so cosa Dio ha progettato per me. Belle le testimonianza dei F.B.
Mary: il 1° giorno ero contenta, oggi + che contenta; stare 24h su 24 con i diversamente abili mi sconvolge parecchio; riuscire a prevedere le loro necessità; “goderci” reciprocamente.
Carolina: ringrazio tt per le emozioni che sto vivendo.
Ettore: insieme stiamo crescendo. È 1 bel Cantiere! 1 famiglia allargata. Sono proprio contento, spero di continuare a sentirmi così anche al di fuori di questa esperienza.
Alessio Pellegrino: 2 anni fa ero venuto come ospite, quest’anno come cantierista ed è tutto diverso, mi sento + partecipe, mi sto mettendo + in gioco.
Giuseppe “il principe prescelto”: c’è armonia da famiglia; mai vissuta un’esperienza del genere.
5° giorno
Armida: questa felicità finirà con la fine del Cantiere???
Emma: secondo me stiamo “volando” e anche bene!
Andrea (lungo): interessante come continua il cantiere; mi piace la Clow-terapia, si ha la possibilità di conoscere + persone.
Mary: temo che arrivi la tristezza, ma….
Andrea (grosso): voglio pensare in positivo e godermela tt.
Giuseppe (“il principino”): molto interessante e stimolante anche se sappiamo ancora “volare”, ma importante è il desiderio di farcela.
Ettore: oggi è una giornata importante, mi piace la clouw terapia; in clan non siamo mai stati indirizzati verso il servizio ai malati.
Sono proprio contento, porterò questa esperienza a casa, la comunicherò agli altri, mi è piaciuta la frase di Franco (Perri): “andare verso gli altri”.
Leonardo: volevo venire al cantiere per arricchirmi.
Perri (lo show man): c’è tanto bisogno di fraternità, di amore fraterno…
Antonino: stiamo “volando”, ma ho 1 po’ di malinconia, perché sta per finire il cantiere.
- Chiara (lei!…..): grazie! È una grazia speciale essere qui: ho avuto 1 impatto forte con i diversamente abili; ho il cuore pieno di emozioni; rivivo l’entusiasmo scout.
VERIFICA CONCLUSIVA
(su tematica – ambientazione – vissuto)
(dalla lunghezza si può capire come è andata, rispetto alla telegraficità dei primi giorni).
Vincenzo Dolce: davvero bello – organizzazione perfetta – qualche attività è stata diversa rispetto agli altri anni, non abbiamo fatto le olimpiadi, né i giochi di Kim; bella la giornata mariana/bernadette. Ringrazio tt.
Maria Concetta: si è trovata bene e ringrazia tt il suo grazie è poco!
Francesca (Trilly): la fine del Cantiere è l’inizio di 1 nuova esperienza, per me è la 1volta che partecipo, siamo stanchi ma soddisfatti, come avviene a Lourdes. Grazie a tt.
Marco Colonna: è stato 1 Cantiere particolare, il primo vissuto da novizio F.B.; Lourdes è 1 scelta seria e non mi sono montato la testa; qui, nel Cantiere, mi sento come a casa, ci sono tanti ricordi degli anni passati. Mi sono divertito tantissimo, soprattutto con la mia pattuglia. Spero di aver trasmesso qualcosa; sono esperienze belle che si fanno nella vita e che lasciano 1 traccia, 1 segno dentro, per tt la vita
Gianluca Pellegrino (falchetto): non è stato 1 Cantiere facile per me, ma grazie a chi lo ha aiutato ce l’ha fatta, ringrazia tt e manda 1 bacio. Torno a casa con lo zaino 1 po’ + pieno e spero che anche i vostri zaini siano pieni. Perdonatemi qualcosa di sbagliato. È stato bello stare con voi.
Marcellino Palermo: mi sono divertito, saluto tt.
Alessio Pellegrino (aquilotto?): da cantierista è tutto diverso rispetto agli anni scorsi, anche perché ero + piccolo. Ho difficoltà ad esprimermi, sono + taciturno. Ho capito meglio come può fare servizio nonostante i miei limiti, ho legato 1 po’ con tt i cantieristi. Torno a casa con gioia e con qualche amicizia in +.
Andrea di Subiaco: ringrazio soprattutto la mia pattuglia, gli “indiani” sono bellissimi e sensibili. Grazie a M. Chiara, a Laura e Nello che è il jolly di tutti. Questo Cantiere mi ha trasmesso delle emozioni che cercherò di mettere in pratica. Ettore e Mary sono speciali. E anche i logisti!
Andrea Cacchioni: ringrazio i Capi pattuglia, Laura e Nello, ho vissuto il cantiere con tante emozioni; grazie a d. Peppe e alla cucina (n.d.r. ha unito il nutrimento spirituale al materiale, non è scemo!).
Carolina: esperienza unica! Ho provato emozioni che non avevo mai provato.
Bei rapporti con tt (n.d.r. era evidentemente emozionata, per non dire che ha pianto per tutta la verifica in compagnia di Andrea).
Camilla (n.d.r. che nel frattempo ha alzato un po’ a tendina!): questo è stato il “Campo dello sguardo”; ho ricevuto molto dagli sguardi di tanti, non ho sorriso molto, ma cercherò di farlo a casa.
Andrea B.: esperienza unica; all’inizio ci sentivamo veramente dei “bambini sperduti”, dal 2° giorno si cominciava a legare. Il bagaglio è pesantissimo, molte le esperienze. Ringrazio chi ha organizzato il Cantiere.
Leonardo: ringrazia tt: Franco, Gianluca, Alessio, Mimma; Vera, Marcello, Nuccia….sono stato bene!.
Giuseppe Mastrolorenzo: bella esperienza, mi sentivo incompleto; ho apprezzato lo spirito di uguaglianza tra tutti. Ringrazio i Capi Campo, i logisti, Pino e Paola, particolar,mente Franco, mio Capo Gruppo, e anche…Lucrezia! (la principessa Lucy).
Lucrezia: saluta e ringrazia tt.
Simona: è stata1 settimana intensa + di quanto avevo immaginato. Ringrazio chi è stato disponibile ad ascoltarla. Tt gli amici e soprattutto Vera e tt gli altri. Ringrazio d. Peppe per averci fatto crescere nella fede.
- Alberta (Mary): mi mancherete tt. Grazie ai Capi e ai cantieristi.
Armida: pensavo di non concludere con le lacrime, ma non sono riuscita nell’intento; non pensavo che questa esperienza potesse smuovere tanto dentro di me. Ringrazio tt lo Staff. Spero che l’esperienza del Cantiere vada oltre, nella vita di tt i giorni.
Antonino Panacea: non ho capito che cos’è questo “mal d’aria”; ho chiacchierato con Nello e d. Peppe, mi hanno fatto riflettere su me stesso e sui miei rapporti con gli altri.
Torno a casa custode di 1 tesoro straordinario che siete voi. Spero di conoscervi meglio.
Anna: logista): è 1 esperienza nuova come logista, la precedente l’ho vissuta come cantierista. Ringrazio gli organizzatori xrchè mi hanno dato fiducia; mi sembra di conoscere tt da molto tempo. Grazie.
Mario Laganà: (uncino): troppe lacrime!!!! vi porterò tt nel cuore, in 1 posto che non sappiamo, ci ri-incontreremo, mi è già successo; poi ci sono anche le mail, il rapporti continuano anche con chi non ci si sente +. Buona Strada, ricordatevi di me.
M.Chiara: ringrazio di essere stata ospitata; sono rimasta colpita dalla dedizione totale nei confronti dei “super abili”, non solo i logisti, ma anche i cantieristi, alcuni di loro li ringrazio particolarmente: Franco Perri e Franchino (spugna), d. Peppe, Andrea (?), la pattuglia, Teresa, Nello e Laura la quale mi ha chiamata “carissima” al telefono, senza neanche conoscermi, facendomi sentire ben accolta.
(n.d.r. la forza dei piccoli segni!!!!!!!!!!).
Emma: mi dispiace sentir dire che non siamo riusciti a “volare”, perché se servire con il sorriso non è volare , allora c’è qualcosa che non ho capito. Ringrazio tt in particolare Nello che ha detto : + spendo + ricevo”; non ho mai dato tanto peso alla fede prima di ora.
Ettore: la vita è bella in se stessa, ma poi capitano delle esperienze che ti riempiono, accrescono l’importanza della vita, ringrazio Vincenzo, Eleonora, gli “indiani”, qui doniamo noi stessi, non ci stanchiamo mai. Mi dispiace che sia finita sarei stato volentieri 1 altro mese, 1 altro anno, tt la vita!, ma è importante che il Cantiere esca fuori. Torno a casa con la certezza di testimoniare ciò che ho vissuto.
- Peppe è un assistente speciale. Ancora devo capire tante cose.
Eleonora: sono sempre + contenta; è bellissimo fare queste esperienze; non vengo a fare servizio, vengo per riempirmi, sono gli “indiani” che fanno servizio a noi!
Gioia: è la 1 volta che faccio la capo pattuglia, spero di non aver deluso. I ragazzi della pattuglia sono fantastici, sempre pronti e disponibili. È troppo bello!
Marco Leone (il presentatore): il Cantiere è 1 droga!, mi carica, incontro persone che vedo 2 volte L’anno. Qui si crea qualcosa insieme. Desidero tanto diventare F.B. (almeno novizio!). ringrazio tt, in particolare i “super abili”. Distribuite i sorrisi che avete raccolto in questa settimana.
Lourdes mi ricarica le pile, il Cantiere me le fa divetare dur..(Ops!).. acell.
Vanessa (?): 1 mese fa eravamo a Lourdes e piangevo insieme (con) Gioia (la capo pattuglia) e agli altri; ora si trova a Gambarie a rivivere alcune emozioni vissute lì. Sono stata bene e ringrazio tt che mi avete permesso di stare così.
Paola: gli scout “sorridono e cantano anche nelle difficoltà”. Ognuno di noi porta le proprie storie da casa, però riesce a sorridere dalla mattina alla sera. Grazie xchè siete voi il mio sorriso, che spero di portare a casa. A volte le parole non sono necessarie. Considero Gambarie come 1 passeggiata nel bosco, i tempi sono rallentati, proprio come in 1 passeggiata , nella quale ascoltiamo il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli, l’acqua che scorre…
Franco Perri: ogni cantiere è diverso dall’altro. Sono soddisfatto su come sia andato. Grazie xchè ci siete. Grazie a d. Peppe e a Camilla che mi ha fatto sentire importante.
Margherita: ringrazio semplicemente tt.
Rossella. (cuoca palermitana d.o.c.): sono mancata a Lourdes x il matrimonio di mio figlio. Purtroppo durante il cantiere ho ricevuto 1 brutta notizia.
Nuccia: ringrazio i cantieristi, soprattutto Eleonora che ci ha portato M. Chiara, ho fatto nuove conoscenze; ringrazio Nello e Laura.
Antonio Maresca (l’ombra onnipresente): B. P. diceva: comunque vada dietro di noi lasciamo sempre 1 traccia. Speriamo di aver seminato qualcosa che si svilupperà nella vita.
Antonia Teresa (1 delle sirene): ringrazio i cantieristi che mi insegnano come aiutare i diversamente abili. È stato 1 bellissimo cantiere.
Vincenzo Bruno: in questo cantiere ho potuto fare altro xchè i cantieristi sono stati bravi nel saper cogliere il servizio da loro richiesto. Non c’è 1 regola nel servizio, se non l’amore che ci fa trovare la posizione giusta per i diversamente abili. Il servizio non è umiltà, ma ci porta in alto, siamo le persone + importanti del mondo; i F.B. chiedono al Signore, ciò che gli altri non chiedono. Sarebbe 1 fallimento non dare a voi quello che siamo e quello che sappiamo.
Tre F: fiducia – fanciullezza – fantasia.
Fiducia …………………………….(n.d.r. l’interessato può riempire la distrazione di d. Peppe);
fanciullezza: sapersi stupire, sognare come i bambini;
fantasia: aver saputo servire con fantasia.
Non si smette mai di imparare. È stato bello tirar fuori il meglio di ognuno di noi.
Pino Federico: ringrazia la Pattuglia, è stata come un’isola che si è andata riempiendo dei vostri nomi, non abbiamo frenato il vostro carattere, ma abbiamo cercato di guidarvi da lontano, permettendovi così di esprimervi a modo vostro.
Io e Paola abbiamo sperimentato di essere come 1 “scopa”.
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Il tempo è stato tiranno, xrché non è stato possibile ascoltare Laura (….), Nello (Peter Pan) e D. Peppe Nana), i quali avevano veramente tante cose da dire, e tanti motivi per ringraziare tt voi che siete stati stupendi !!!!!!!!
Io approfitto di questo spazio per dire che, i giovani, quando vogliono sono grandi, e sanno stupire anche gli adulti, ci avete dato il meglio del meglio, non sappiamo come ringraziarvi, ci avete fatti sentire utili, importanti e ci avete trasmesso tanta freschezza e limpidezza, siete stati dei tesori, (non esagero nel dire che vi voglio tanto bene e che desidero risentirvi tutti), ci avete ricaricato per nuove avventure, e nuovi incontri, che faremo nei prossimi cantieri, se il Signore ci chiamerà ad aiutarlo ancora una volta, nonostante tutte le nostre miserie e infedeltà. Dio sei veramente grande !!!!!!!!!!, appunto…Sei Dio, e dal poco che abbiamo messo in comune fai scaturire sorgenti, fiumi, e tanta gioia!
Anch’io non mi aspettavo tutto questo che è successo tra noi! era inimmaginabile che da una semplice idea e uno schema scarno buttato lì da poche persone, uscisse fuori questo “putiferio” di cose…se questo non è merito di Dio di chi allora?
Ma il buon giorno si vedeva dal mattino, quando in poco tempo ci siamo messi in sintonia tra quello che era il percorso di progressione personale e l’aspetto fede. Allora dicemmo “siamo una bella e vera squadra, ci capiamo al “volo” (tanto per rimanere in tema!).
Un abbraccio forte di cuore a tutti!!!!!!! J d. Peppe.
Il cantiere negli anni precedenti
E’ facile , o almeno sembra facile , organizzare e realizzare un cantiere nazionale. Ma , credetemi , è molto difficile documentarlo , con immagini con racconti , non tanto per lo analitico e tecnico resoconto dell’evento , quanto per l’impossibilità di tradurre in parole , l’impalpabile senso delle emozioni, commozioni , stupori , sguardi .. che intercorrono lungo la strada che si fa insieme. Oltretutto , il Cantiere nazionale di Gambarie d’Aspromonte “ Il campo del sorriso “” di cui stiamo parlando, e che si è svolto dal 26 agosto al 2 settembre, era immediatamente successivo ad un altro evento straordinario successo appena due settimane prima e preparato accuratamente da oltre un anno : Il treno scuola per R/S a Lourdes , che quest’anno assumeva particolare importanza , perché gli RS, oltre alle normali attività hanno vissuto l’”alba del centenario dello scoutismo” con il conseguente rinnovo della promessa davanti alla Santa Grotta di Massabielle , ove centocinquanta anni prima , la Santa vergine è apparsa ad una bambina di nome Bernadette Soubirouse. Ma torniamo a noi , già dal mese di marzo del 2007 ci si scervellava , la capo campo ed io , sul come , quando , cosa , quante , con chi … avremmo realizzato
quest’anno il cantiere . Lo staff che si è creato è stato il supporto essenziale ed azzeccato perché oggi si possa dire che il cantiere nazionale di gambarie è stato “”BELLO””! L’ambientazione è stata tratta dal film “” Il Polar Express “” un film di animazione che parla dello spirito natalizio … Natale ad Agosto ???
Ma i cantieristi accolti alla stazione di Reggio Calabria , non si sono meravigliati più di tanto , anche perché, preparati da una lettera mandata in tempi relativamente precedenti , li avvertiva di un viaggio fantastico a cavalcioni di un treno e verso il polo nord !!! piacevole sensazione , viste le temperature equatoriali che ci soffocavano !!
Quando abbiamo munito i cantieristi del biglietto ( x chi non avesse visto il film , lo consigliamo vivamente ….) per poter dare inizio al viaggio , lì si che ci hanno guardato con stupore : ma davvero si viaggiava ??
Lo stesso stupore dei passeggeri dell’autobus, che ci portava da Reggio a Gambarie , alla richiesta della capo campo , mimetizzata in controllore , dei biglietti da viaggio ….. evidentemente non tutti ne erano provvisti !! Ma tranquillizzati gli astanti abbiamo forato i relativi biglietti , da cui alla fine del campo sarebbe scaturita la parola magica .
Da quel momento e per sette giorni è stato un susseguirsi di servizio e convivenza assoluta e totale con 10 fratellini disabili con diverse patologie , che andavano dalla tetraplegia , alla sindrome di down , alla paralisi parziale , alla quasi demenza .
Sveglia , pulizia, colazione da imboccare ., attività tipiche della branca rs da svolgere , sessioni a tema disabilità ( dalla legge sull’abbattimento architettonico , alla conoscenza fisica e psichica delle patologie , alla clownterapia , alla abilità manuale , ai giochi di Kim …. e infine, ma non ultima x importanza, la conoscenza della comunità italiana dei Foulards bianchi ).
Passeggiate , fieste , trapper , pranzi e cene , succulente e corroboranti , tutto all’insegna della convivialità e condivisione con lo staff , i responsabili dei vari servizi logistici , i cantieristi e i nostri “” Ammalati “”” eh sì , noi , impallinati di Lourdes usiamo ancora questo tetro termine x indicare i nostri fratelli a cui dedichiamo una intera vita a servizio !!
La route finale , la discesa da quota 1400 mt slm , a 0 mt slm …. Con un bagno finale nel gradevole e splendido golfo di Scilla …. Una passeggiata notturna a Chianalea e il mattino dopo la partenza per i propri siti .
Obbiettivi raggiunti : la gioia nel servire …. gli ultimi……..
Spesso rileggiamo le verifiche scritte dai cantieristi , e ci ricordiamo lo stupore dei loro occhi , quando alla fine del “” viaggio “” in ogni biglietto dato casualmente , usciva fuori una frase , che guarda “” caso “” identificava i tratti caratteriali di ogni r/s partecipante . Lo spirito natalizio sta in ogni cuore ….ogni giorno !!!
Concludendo, le emozioni, la gioia, la competenza che si acquisisce ad un cantiere unica, irripetibile, ogni cantiere ha la sua storia, i suoi volti, è sicuramente un’attività da sperimentare nel cammino di ogni r/s……
I responsabili del cantiere: Laura Petrantoni, Nello Mangiameli, don Peppe Cosa
Tutto lo staff e la logistica